Cibo e vino da gustare
Le Virtu’. Cibo antico legato dalla tradizione contadina teramana, viene offerto il 1° maggio di ogni anno per celebrare la fine della stagione invernale e l’arrivo della primavera. I legumi secchi risposti nelle antiche madie uniti agli ingredienti freschi della nuova stagione, lungamente preparati e cucinati, danno vita ad una minestra composta da ingredienti diversi tra verdure, ortaggi, legumi, paste, carni, erbe.
Pecorino di Farindola. Si tratta di un formaggio unico al mondo, prodotto con latte ovino crudo e caglio di suino nell’area pedemontana del Gran Sasso orientale, dove spirano le odorose brezze dell’Adriatico. Il Pecorino di Farindola, che trae i sapori e gli aromi dall’incontaminato territorio di produzione, è il frutto di una preparazione completamente manuale, dovuta a una sapienza tutta femminile.
Olio Evo Pretuziano delle Colline Teramane DOP. L’eccellente olio extravergine di oliva da caratteristico sapore fruttato con note di amaro e piccante viene ricavato da olive delle varietà Leccino, Frantoio e Dritta. Da non perdere i monovarietali Tortiglione, Carboncella e Castiglionese.
Vino Montonico. L’elegante vino è il risultato di un lungo lavoro di recupero e valorizzazione del vitigno autoctono Montonico. Anni di ricerca, studio e sperimentazioni hanno portato alla produzione di interessanti vini bianchi fermi e spumanti metodo classico. La produzione, concentrata principalmente sul territorio di Bisenti, vede il Montonico fregiarsi dei marchi “Abruzzo DOP” e “Presidio Slowfood”.
Le Scrippelle ‘mbusse e le Specialità Teramane. Le Scrippele ‘Mbusse nate da un fortunato errore commesso da un aiuto cuoco alla mensa di ufficiali francesi che fece sbadatamente cadere una crepe nella pentola del brodo. Le crepes preparate con acqua, uova e farina, cotte in padella, vengono condite con pecorino grattugiato, arrotolate, adagiate su un piatto fondo e bagnate con caldo brodo di carne gallina. Le scrippelle danno vita ad altre specialità della tradizione gastronomica teramana da non perdere: il timballo, le fregnacce, i cannelloni. Da non perdere: le pallottine di carne nella versione in brodo o come ingrediente della pasta al sugo “Chitarra alla teramana”; “Le mazzarelle”, involtini di scarola di forma rettangolare ripieni di coratella d’agnello.
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